“L’aula del Senato ha respinto l’emendamento N° 2.501 al Collegato Ambiente, a mia prima firma, che avrebbe bloccato le concessioni e i titoli abilitativi per l’attività di prospezione ricerca e coltivazione di idrocarburi nei nostri mari, riportando il divieto entro le 12 miglia. Hanno votato contro il Partito Democratico, Nuovo Centro Destra, compresa la senatrice Chiavaroli, mentre la Lega si è astenuta. Un’occasione che ha avuto il Parlamento per bloccare l’assalto dei petrolieri alle nostre coste e ai nostri mari”. A dichiararlo la Cittadina al Senato di M5S Enza Blundo.
“L’unica forza politica coerente nella difesa delle coste italiane è M5S ed è la seconda volta che in aula perdono l’occasione per attuare ciò che promettono ai cittadini” – continua Blundo – “nonostante la presa di posizione di ben 200 associazioni e 8 Presidenti di Regione, dei quali 6 del PD, che hanno depositato i quesiti referendari per ripristinare i giusti limiti di tutela dell’ambiente con l’abrogazione dell’articolo 35 del Decreto Sviluppo del 2012 e dell‘articolo 38 del più recente decreto ‘Sblocca Italia’”.
“Se veramente il nuovo Senato deve essere la Camera di rappresentanza degli Enti Locali, l’approvazione di questo emendamento avrebbe assunto il significato di aver voluto recepire le richieste degli Enti territoriali, ma così non è stato. Auspico che almeno si porti a termine tempestivamente il percorso di difesa iniziato nella nostra regione prima della prossima conferenza dei servizi per Ombrina mare , considerato il pericolo contro il quale stiamo tentando di recuperare a tempo scaduto” – conclude Blundo.
[…] Incoerenza della maggioranza tra il Parlamento e gli Enti Locali sembra essere il primo su L’Impronta […]