Ue: Sindacati medici, rispettare normativa su orari

Rispettare la normativa Ue sugli orari di lavoro dei medici, che entrera’ in vigore anche in Italia a fine mese. E’ l’appello dei sindacati Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fesmed, Cgil medici, Cisl medici, Uil Medici, Fassid, che hanno inviato formale diffida alle Regioni, alle Province Autonome e agli Enti del SSN “ad emanare regolamentazioni difformi […]

Rispettare la normativa Ue sugli orari di lavoro dei medici, che entrera’ in vigore anche in Italia a fine mese. E’ l’appello dei sindacati Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fesmed, Cgil medici, Cisl medici, Uil Medici, Fassid, che hanno inviato formale diffida alle Regioni, alle Province Autonome e agli Enti del SSN “ad emanare regolamentazioni difformi rispetto alla normativa europea sull’orario di lavoro e sui riposi dei dirigenti medici, ricordando che non possono intervenire a tal fine nemmeno contrattazioni sindacali decentrate regionali o aziendali”. Analoga diffida e’ stata inviata a firma ANAAO e FASSID anche per quanto riguarda la rispettiva rappresentanza sindacale dei dirigenti sanitari.

I sindacati scrivono “Come ormai noto dal 25 Novembre 2015, il lavoro di tutti i medici dipendenti pubblici e privati dovra’ essere riorganizzato in modo da adeguarsi integralmente alla normativa europea sugli orari di lavoro e sui riposi, conseguentemente all’applicazione della Legge 161/2014, che e’ stata promulgata il 30 ottobre 2014, e pubblicata in G.U. il 10 novembre 2014. Per un intero anno, le Istituzioni competenti hanno ignorato il problema, continuando senza riguardo ad operare tagli indiscriminati di personale. Oggi, all’ultimo minuto, come ormai e’ prassi di una gestione politica costantemente emergenziale del SSN, assistiamo ad uno scaricabarile a cascata dal livello nazionale a quello regionale, e da questo a quello aziendale. Tutto questo si traduce nel rischio inaccettabile di far ricadere le responsabilita’ di tali incapacita’ organizzative, e dei conseguenti disservizi a danno dei cittadini, sui soliti capri espiatori delle inefficienze del SSN: i lavoratori dipendenti, in particolare i dirigenti medici e sanitari, il cui inquadramento dirigenziale aveva condotto, nel nostro Paese, ad escludere in modo surrettizio dalle tutele lavorative europee. Ma dai dirigenti medici e sanitari, e dalle loro rappresentanze sindacali, non si puo’ pretendere che le suddette responsabilita’ non vengano rispedite al mittente”.

Una risposta a “Ue: Sindacati medici, rispettare normativa su orari”

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