“Non può bastare chiedere scusa in un’aula di tribunale dopo essere già stati condannati in primo grado, per altro con rito abbreviato e quindi avendo già ottenuto un primo sconto di pena. Uno Stato non é giusto quando sconta di quattro anni la pena di chi si é macchiato di un reato così indegno, come la violenza perpetrata su una donna. Non é così che si garantisce il diritto delle vittime di violenza ad avere Giustizia e certezza della pena.
L’ulteriore sconto alla pena di Maurizio Falcioni, unite alle parole di rabbia da parte del padre di Chiara Insidioso contro l’inefficenza dello Stato, pesano come macigni sul cuore e sull’orgoglio ferito di tutta una Nazione, che dovrebbe invece essere in prima fila nell’attuare le “tre p” della convenzione di Istanbul: prevenire la violenza, proteggere le vittime, punire i colpevoli. Per fare questo occorre un lavoro culturale volto a cambiare l’approccio, a volte superficiale o troppo sbilanciato a favore del carnefice più che della vittima, verso il fenomeno della violenza di genere. Il MODAVI Onlus continua la sua battaglia in questo ambito con il “progetto PHAROS”, tramite il quale intende realizzare un percorso multi-dimensionale per la tutela delle donne ed il contrasto della violenza correlata, in grado di focalizzare l’attenzione sul fondamentale ruolo della prevenzione e del conseguente sostegno. Grazie al coinvolgimento in queste attività di 21 Associazioni affiliate operanti sul territorio e numerose collaborazioni con Enti locali e Istituti Scolastici”.
Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale del Movimento delle Assoiazioni di Volontariato Italiano ( MODAVI ).
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