Perche’ la Commissione europea non ritiene possibile aiuti di carattere sociale agli obligazionisti colpiti dalla crisi di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti? Lo chiede il vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani (Fi/Ppe) nell’interrogazione rivolta all’esecutivo comunitario a proposito delle quattro banche italiane. Nel testo depositato e rivolto alla Commissione Juncker, a cui chiede risposta scritta, Tajani ricorda che in base all’articolo 107 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea “sono compatibili con il mercato interno gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni determinate dall’origine dei prodotti”, e chiede percio’ alla Commissione europea per quale motivo si stia impedendo all’Italia di procedere all’aiuto dei “circa 130mila correntisti, molti dei quali rischiano di perdere i risparmi di una vita”.
La Commissione europea, chiede Tajani nell’interrogazione, “non ritiene che l’erogazione di risarcimenti a risparmiatori sia compatibile con la normativa UE sugli aiuti di Stato, in quanto l’articolo 107 del Tfue prevede la possibilita’ di erogare aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori”?. La stessa Commissione, chiede ancora Tajani, “in che modo e con quali iniziative essa intende tutelare i risparmiatori meno abbienti coinvolti nell’operazione di ristrutturazione”?
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