Orari prolungati fino a sera per tutta l’estate e aperture straordinarie in occasione delle festività di primavera: da aprile a settembre le aree archeologiche di Amiternum e Forcona si offrono ai visitatori – cittadini, appassionati, scolaresche, studiosi o turisti – con nuove opportunità di visita. Anche, e soprattutto, per le prossime ricorrenze del 25 aprile, Festa della Liberazione, e del Primo maggio, Festa dei Lavoratori, tradizionalmente riservate a gite ed escursioni fuori città.
Dopo il successo dell’iniziativa “Pasqua 2016. Invito a riscoprire l’archeologia” – oltre 300 visitatori a Amiternum, oltre 200 presenze il solo giorno di Pasquetta alle visite guidate alla Necropoli vestina di Fossa – la Soprintendenza Unica Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Aquila e il cratere ripropone nuovamente il suo invito a visitare le straordinarie aree archeologiche dei dintorni – custodi di un passato grandioso e di testimonianze pregevoli dell’antichità sabino- romana e imperiale – approfittando della primavera inoltrata e degli orari prolungati. Da aprile a settembre l’Anfiteatro e il Teatro di Amiternum a S. Vittorino prolungano fino a sera (orario 8.30-19.30) la regolare apertura quotidiana, compreso il lunedì 25 aprile. Stesso orario per l’apertura straordinaria prevista in occasione della Festa dei lavoratori, il Primo Maggio.
In via straordinaria, anche l’area archeologica di Forcona a Civita di Bagno, normalmente chiusa e accessibile solo su richiesta, sarà visitabile per l’intera giornata del 25 aprile (orario 8.30- 13.30 e 14.30-19.30) con una apertura resa possibile tramite apposite turnazioni del personale di I due siti archeologici di Amiternum – antica città sabino-romana sviluppatasi lungo la via Cecilia a partire dalla metà del III sec. a.C – comprendono i maestosi resti dell’Anfiteatro (I secolo d.C.), con l’adiacente domus a peristilio e la grande cavea del Teatro (I secolo a.C.). La sua estensione è ricostruibile in base alla presenza di necropoli con monumenti funerari di notevole ricchezza, con rilievi scultorei e finissimi letti in bronzo, rivelatori delle ideologie e dei rituali funerari
Il sito romano di Forcona è da sempre un punto nodale nella storia delle civiltà del territorio aquilano. Le testimonianze archeologiche, unitamente alle testimonianze storiche ed epigrafiche, consentono di disegnare un quadro dell’importanza del centro e dell’area limitrofa fin dai tempi più remoti: un’importanza legata alla presenza dell’acqua, alla fertilità della terra e alla vicinanza degli antichi percorsi della transumanza, oltre che a luoghi di culto di riferimento per una vasta area geografica e culturale, come dimostrato dalla presenza – poco distante – dei resti dell’antica Cattedrale di San Massimo di Forcona, sede della prima diocesi del territorio. “Le pregevoli testimonianze della storia più antica di questo territorio, a volte sconosciute agli stessi residenti, possono offrire nuove occasioni di conoscenza dei luoghi e dei paesaggi, nuovi modi di riappropriarsi della memoria e delle radici di queste comunità ancora in gran parte disperse.” afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini “E’ questo l’invito che rivolgiamo a tutti coloro che vorranno riscoprirne il fascino più profondo, rendendoli meta delle loro escursioni di primavera, visite, gite o semplici passeggiate”.
Gli orari estivi (aprile-settembre 2016) e le aperture straordinarie:
– Area archeologica di Amiternum: Anfiteatro – S. Vittorino, L’Aquila (aperta tutti i giorni 8.30-19.30) apertura straordinaria 25 aprile e 1 maggio 2016: 8.30-19.30; ingresso gratuito
– Area archeologica di Amiternum : Teatro – S. Vittorino, L’Aquila (aperta tutti i giorni 8.30-19.30) apertura straordinaria 25 aprile e 1 maggio 2016: 8.30-19.30; ingresso gratuito
– Area archeologica di Forcona – Civita di Bagno, L’Aquila apertura straordinaria 25 aprile 2016: 8.30-13.30; 14.30-19.30; ingresso gratuito
Oltre ai siti di Amiternum e Forcona, fanno capo alla Soprintendenza Unica anche gli estesi resti della città di Peltuinum a Prata d’Ansidonia (sempre aperti e liberamente accessibili) e le aree archeologiche della Necropoli vestina di Fossa e del Tempio italico di Castel di Ieri, la cui apertura al pubblico viene assicurata (periodicamente, nel periodo estivo o in occasioni particolari) grazie alla collaborazione delle rispettive Amministrazioni comunali.
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