“Manca un mese alla competizione elettorale per Sulmona e gia’ siamo alla prima crisi di nervi. Invece di parlare di programmi, parlano di me. Li ringrazio tutti, mai avrei creduto di guadagnare tanta positiva centralita’ politica”. Lo dichiara la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
“La verita’ – osserva – e’ che ho rotto il giocattolino a chi si illudeva di raccogliere le spoglie di un Pd in decomposizione. Troppi speravano nella dissoluzione del partito democratico ed erano gia’ pronti a divorarne le spoglie, come gli avvoltoi. Dopo la brutta caduta del sindaco Ranalli e il rifiuto di alcuni esponenti dem a candidarsi, assaporavano gia’ la loro vittoria. Evidentemente la mia presa di posizione a sostegno di Di Masci, unico sindaco del Pd, ha disturbato parecchi manovratori di intrighi. Il livore, la rabbia, le isterie e le menzogne di questi giorni mostrano il vuoto di idee e programmi e sono il sintomo di una caduta di stile e di grande nervosismo. Pensavano e speravano che avremmo abbandonato iscritti e militanti, credevano di avere in mano la vittoria e ora la candidatura di Di Masci ha sparigliato le carte in tavola, rendendo tutti piu’ nervosi. A tal punto che ci si dimentica di chi effettivamente ha cancellato Sulmona e la valle Peligna dal cratere. Da presidente della Provincia – ricorda Pezzopane – deliberai la richiesta al governo di inserimento della Valle Peligna nel cratere. Ma non fu accolta dai governanti del centrodestra. Vale la pena ricordare che al governo nazionale nel 2009 c’era Silvio Berlusconi, che il suo braccio destro come Commissario per la ricostruzione era un tale Guido Bertolaso, che il vice commissario era Chiodi di Fi e che il sindaco di Sulmona era Fabio Federico, che non ha alzato la voce contro quella esclusione, anzi, diceva che a Sulmona non era successo nulla. E che in Parlamento c’era gia’ allora la Pelino, con un governo amico, suo e di Gerosolimo. Se c’e’ qualcuno che ha fatto di tutto per recuperare i fondi per i comuni della valle Peligna, che hanno subito danni, sono stata proprio io. Mi sono preoccupata di inserire anche fondi per i comuni fuori cratere e con molti sindaci stiamo lavorando davvero bene per la ricostruzione. Ribaltare la realta’ e’ davvero un gioco al ribasso. Il mio impegno per Sulmona – osserva la senatrice – e’ testimoniato dal mio interesse per la questione dei Tribunali, se c’e’ una proroga fino al 2018 e’ grazie all’emendamento presentato ed approvato dal Senato a mia prima firma, e per il punto nascita mi batto da anni. La dissoluzione del punto nascita e’ iniziato con l’amministrazione di centro destra di Chiodi. Mi sono battuta allora, come mi sto battendo adesso, con l’attuale amministrazione regionale, per tutelare le madri e loro figli di Sulmona. Non mollo fino al raggiungimento del risultato. Abbiamo fatto cambiare al ministro Lorenzin il decreto che imponeva per i punti nascita il tetto obbligatorio dei 500 parti. Quanto al mio disegno di legge sull’anno ovidiano, che ha fatto tanto innervosire la senatrice Pelino e i suoi fidi scudieri, vorrei ricordare che e’ prassi istituzionale presentare piu’ disegni di legge sullo stesso argomento. E’ un fatto molto positivo. Molti a Sulmona ci hanno tenuto a farmi sapere che sono dalla mia parte e presto incontrero’ tutti gli operatori perche’ ho idee importanti da sviluppare. Comunque non vorrei che un tema cosi’ elevato, su cui all’indomani delle elezioni dovremmo lavorare tutti insieme, diventasse terreno di scontro. Forse – commenta infine la senatrice – per chi non ha altri argomenti propositivi per il bene di Sulmona, e’ comodo appigliarsi a tutto pur di ‘buttare tutto in caciara’. Il mio consiglio e’ di mantenere la calma, state sereni”.
Lascia un commento