Daniel Pedrosa vince la sfida di Indianapolis, davanti al texano Ben Spies (erede di Rossi alla Yamaha) ed a Jorge Lorenzo che si accontenta del terzo posto e resta saldamente in testa al Mondiale della MotoGp. Valentino giunge ai piedi del podio, al termine di una gara comunque positiva. La vittoria di Pedrosa non è una sorpresa. Nonostante la pole position fatta segnare nel turno di prove ufficiali da Spies, il fantino della Honda aveva fatto vedere un buon passo, che unito al gran motore della sua moto avrebbe potuto fare la differenza. Al via la parte della lepre l’ha fatta Spies, che ha cercato subito di guadagnare terreno per scappare dal gruppo. Mentre il novizio della classe regina guadagnava terreno, erano due le Honda a caccia della Yamaha fuggitiva, quelle di Andrea Dovizioso e Pedrosa. Lo spagnolo, però era molto più concreto del compagno di team. Liberatosi di Dovizioso, Pedrosa ben presto metteva nel mirino il fuggitivo Spies che veniva passato inesorabilmente sul lungo rettilineo di Indianapolis. A quel punto lo spagnolo iniziava una cavalcata solitaria, con Spies solido secondo, mentre alle loro spalle si scatenava la lotta per il terzo posto con Dovizioso, Lorenzo, Hayden, Stoner e Rossi. L’australiano della Ducati, in lotta con il compagno di squadra, perdeva l’aderenza dell’anteriore ed era costretto al ritiro da una caduta, mentre Rossi, dalla seconda parte della gara iniziava a prendere confidenza con il tracciato. Nel week end Valentino ha collezionato ben tre cadute in due giorni – due tra prove libere e ufficiali ed una nel warm up. Il Dottore, dopo essersi liberato di Hayden, iniziava a rincorrere il compagno di squadra Jorge Lorenzo. Con l’avvicinarsi della bandiera a scacchi, la situazione del podio diventava ormai chiara, con Pedrosa in testa, Spies secondo e Lorenzo terzo. Quarto posto per Valentino, che in parte migliora il quinto posto fatto a Brno e migliora la situazione difficile del week end. “E’ stata una gara positiva per me – ha detto Rossi – perché sono riuscito a guidare come Lorenzo e Spies guidando meglio del solito”. La situazione sembra nettamente migliorata a metà gara per Rossi, dove ha attaccato più concretamente gli avversari. “Nella fase centrale della gara – ha detto Vale – sono andato molto forte, poi però, per il caldo, facevo veramente fatica e ho dovuto mollare. Mi sono sentito come Fantozzi nella partita di calcio, quando ho visto San Pietro tra la curva 2 e la tre ho mollato. Il fatto è che non sono ancora al 100%, mi manca ancora la forza per finire la gara, non pensavo di soffrire così tanto, mi sono concentrato sulla spalla e sulla gamba, ma mi manca un po’ di fiato”. Archiviata la seconda gara americana, Rossi è atteso in riviera, vicinissimo alla sua Tavullia. “Adesso si arriva a Misano – ha detto il Dottore – che è una pista bella e dove la mia M1 va forte, quindi spero bene e di avere un sacco di tifosi”. La trasferta americana, comunque è stata molto utile a Valentino. “Questo week end – ha detto Rossi – è stato importante tecnicamente perché da quando sono rientrato mi sono affidato ai dati di Lorenzo, che guida diversamente da me e per questo siamo tornati indietro alla mia elettronica”. Dopo Indianapolis mancano ancora molte gare alla fine del campionato, alcune di queste potrebbero essere vinte da Vale. “Ci sono ancora sette gare – ha commentato Rossi – e mi aspetto che la Yamaha dia il suo massimo ma il problema in questo momento sono io che non sono in forma, no la moto. Vorrei vincere delle gare prima della fine del campionato, ma ci vorrà del tempo, io la moto la conosco, so guidare, quindi spero di poter fare ancora dei risultati, ora bisogna armarsi di pazienza. Queste ultime sette gare sono molto importanti per me, per ritrovare la mia confidenza con la guida”.
Pedrosa vince, Lorenzo si accontenta
Daniel Pedrosa vince la sfida di Indianapolis, davanti al texano Ben Spies (erede di Rossi alla Yamaha) ed a Jorge Lorenzo che si accontenta del terzo posto e resta saldamente in testa al Mondiale della MotoGp. Valentino giunge ai piedi del podio, al termine di una gara comunque positiva. La vittoria di Pedrosa non è […]
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