L’INFN apre virtualmente le porte dei laboratori per mostrare la propria attività come centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale con il fine di sviluppare realtà imprenditoriali innovative e tecnologiche sul territorio abruzzese. È un’occasione per creare nuove collaborazioni tra università e aziende, territorio e Istituzioni partendo da un centro di ricerca all’avanguardia che deve essere considerato parte integrante del tessuto regionale. Con queste premesse oggi, per l’intera giornata, si svolge ad Assergi (L’Aquila)l’Open Day della Ricerca, la manifestazione promossa da Regione Abruzzo e INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare).
Il programma prevede la presentazione di alcune tra le più innovative iniziative scientifiche, esempi di spin-off di successo e progetti nati nell’ambito di programmi di collaborazione, con incontri distinti in gruppi per approfondimenti tematici con i responsabili delle attività, coinvolgendo aziende che vanno dal settore dell’elettronica, all’automotive, dal chimico farmaceutico all’agro alimentare, all’Information technology etc. Ad aprire i lavori il vice Presidente della giunta regionale, Giovanni Lolli che ha illustrato l’iniziativa nata nell’ambito dei progetti sul tema dell'”Industria Sostenibile” e in attesa della stesura definitiva della Carta di Pescara. La giornata di oggi si sviluppa nella concreta prospettiva di fornire informazioni utili capaci di legare l’utilizzo delle risorse per la ricerca connesse ai fondi FESR , FSE e PON. Sarà caratterizzata da dibattiti pomeridiani, che avranno come filo conduttore la necessità di aggregare soggetti con conoscenze diverse intorno ai progetti di ricerca, per conoscere le innovazioni in atto, i trend futuri e sviluppare nuove ricerche e progetti tecnologicamente all’avanguardia.
La Regione, come ha spiegato il vice Presidente, ha messo a disposizione molte risorse, altre se ne aggiungeranno e si stima di poter arrivare nei prossimi anni ad un investimento pari a mezzo miliardo di euro come attività di ricerca finanziata. Questo permetterà all’Abruzzo, di divenire una delle regioni con maggior tasso di ricerca in Italia. La chiave di successo di questa operazione sta nel modo con cui si integreranno le attività di base, il trasferimento tecnologico alle imprese attraverso le università, i centri di eccellenza e le aziende principali con l’obiettivo di coinvolgere il sistema delle piccole imprese e dare vita a start up e spin off di successo.
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