Si terrà da lunedì 27 a mercoledì 29 Giugno al Varco – Pigneto di Roma, dalle ore 19:30 alle ore 24:00, “Una giornata in Wolf House”, reportage fotografico dell’artista Barbara Frascà.
La Wolf House è un punto di ritrovo per tanti amanti del surf, del mare e della natura. Casa mobile che dalle Canarie si è spostata in Spagna, nei pressi di Loredo. La Wolf House è gestita da Camilla ed Alessandro, che hanno fatto del surf un vero e proprio stile di vita. Questa giovane coppia ha aperto le porte della loro surf house all’obiettivo di Barbara Frascà, rendendo immortale il loro quotidiano.
Il percorso della mostra multimediale di Barbara Frascà inizia con uno spazio vuoto illuminato da un occhio di bue. Il visitatore lo attraversa e ne diventa il protagonista.
Questo spazio vuoto, Camilla se lo ritaglia ogni giorno attraverso lunghe camminate riflessive e surfando.
Il reportage ripercorre una giornata tipo di Camilla. Tutto ruota intorno alla Wolf House, che rappresenta la vita che desiderava e che ora vive.
Le 46 fotografie che compongono il percorso, conducono ad un video in cui l’unico suono presente è il suono dell’oceano.
Al centro della sala, posizionate a terra, vi sono otto mini tavole da longboard sulle quali sono incise le parole, domande e risposte, dell’intervista che l’artista romana ha rivolto a Camilla per mettere a nudo le sue passioni. Le mini tavole formano un vortice marino ad indicare il centro verso cui deve dirigersi l’attenzione finale della mostra.
Il percorso tracciato dalle fotografie è un’onda sinusoidale: secondo il teorema di Fourier, ogni onda può essere scritta come sommatoria (eventualmente infinita) di semplici onde armoniche. Una mostra dove la natura si concilia con l’uomo, dove trapela la quiete, la pace interiore, l’armonia di uno stile di vita lontano dal frastuono delle nostre città e lontano da quel modus vivendi dato culturalmente e che noi perpetriamo quasi inconsapevolmente.
Barbara Frascà, vive e lavora a Roma. Artista poliedrica, spazia dal teatro alla scrittura. Si accosta al mezzo fotografico contaminando i vari linguaggi. Espone in varie gallerie la mostra fotografica interattiva Frammenti Metropolitani – indagine emotiva di una cittadina/turista al di sopra di ogni metropoli. Una mostra di fotografie il cui soggetto è la metropoli di oggi con le sue architetture e luoghi di incontro. Porta la sua seconda mostra a Roma, Visioni da un film – L’odio. Un lavoro fotografico che offre una nuova prospettiva sulle immagini del capolavoro in bianco e nero diretto da Mathieu Kassovitz nel 1995. In occasione del XX anniversario del film, la mostra è stata portata il 6 dicembre 2015 al Monk Club di Roma, insieme alla sonorizzazione live, da parte degli Asian Dub Foundation, della soundtrack originale che accompagna il film. (Dire)
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