Di Stefano, CasaPound: “No al suffragio universale? Allora vediamoci per strada”

Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Simone Di Stefano ha commentato l’immediato post brexit: “La petizione nata per il rientro della Gran Bretagna nell’Unione Europea è fasulla come poche altre cose al […]

Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Simone Di Stefano ha commentato l’immediato post brexit: “La petizione nata per il rientro della Gran Bretagna nell’Unione Europea è fasulla come poche altre cose al mondo, possono votare tutti, da tutto il mondo, anche dieci volte. Non ha nessun valore.  E’ fuffa che si vende tramite i giornali per cercare di risollevare l’umore dei mercati. Da quel referendum non si torna indietro, in questi giorni c’è chi sta soffiando sul fuoco di una guerra civile. Chi dice che chi ha votato in un determinato modo è un ignorante o è un vecchio, soffia sul fuoco della guerra civile e questo accade quando non si accetta un risultato democratico. Chi si sente dire dalla mattina alla sera che gli ignoranti non devono votare, che i vecchi non devono votare, o che il popolo non si deve esprimere, io che il referendum l’ho vinto ti dico vediamoci per strada, diamoci un sacco di botte e vediamo chi vince sul piano fisico.

Se tu non mi dai la possibilità di votare, mi stai chiamando sul piano fisico. Allora facciamolo per strada il referendum, diamoci un sacco di botte e vediamo chi vince. Questo accade quando non si accetta il risultato delle elezioni. E’ impossibile far passare il messaggio che bisogna rivotare o votare finché non vince chi deve vincere”.

Di Stefano ne ha anche per Saviano e per il suo Tweet: “Si chiede se il popolo abbia vinto davvero, è chiaro che per questi signori non bisogna più votare, perché il popolo è ignorante se non vota come la pensano loro. A Roma si parlerebbe di rosicare, ma il guaio è che non solo stanno rosicando, vogliono far passare un principio pericoloso e cioè che i popoli non si devono esprimere su determinate questioni”.

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