Dopo l’aggiudicazione del bando di gara degli asset di Alitalia Maintenance Systems, i curatori fallimentari sono in attesa delle garanzie fideiussorie finalizzate all’assegnazione definitiva dei beni. I sindacati però tornano ad esprimere forti preoccupazioni sulla società IAG avendole chiesto di fare chiarezza sulle loro reali intenzioni di rilancio dell’officina di Fiumicino.
“Aspettiamo ancora di capire dalla IAG cosa intenda fare di AMS e dei 240 lavoratori oggi in mobilità – spiegano i sindacati – La nostra preoccupazione rimane forte e sta nel fatto che, dopo aver chiesto alla proprietà lumi su cosa intenda fare di AMS e su come recuperare tutti i livelli occupazionali, ad oggi registriamo un silenzio davvero assordante – affermano Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti ed Ugl Trasporto aereo – tra l’altro – proseguono i sindacalisti –sono già diverse volte che la proprietà della IAG arriva a Roma ignorando consueti incontri atti ad illustrare e spiegare la bontà delle loro idee ed intenzioni. Evidentemente, o ci stanno preparando una grosso progetto ed enormi quantità di lavoro per il futuro, e questo ce lo auguriamo tutti, oppure dietro questo silenzio si cela qualcos’altro che non risponde alle nostre aspettative. Insomma , una delle due.
A questo punto – proseguono le organizzazioni sindacali– la IAG getti la maschera e faccia chiarezza a tutti i 240 lavoratori in attesa di risposte da molto tempo e che vivono nella speranza di rivedere aprire e rilanciare l’azienda alla quale hanno dedicato la loro vita e passione, spiegando progetti e dando assicurazioni cosi come ha fatto l’altra offerente JETRAN attraverso noi e le istituzioni la quale , fin da subito, ha mostrato un atteggiamento costruttivo e propositivo, chiaro e corretto su come rilanciare le attività in AMS e su come recuperare tutti i livelli occupazionali per mezzo di un progetto solido sostenuto da investimenti forti e certi data la natura e la stabilità economica del soggetto. Pertanto –concludono – chiediamo a tutti gli attori coinvolti in questa vicenda, dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Regione Lazio, di vigilare scrupolosamente per evitare di rivivere un’altra farsa già vissuta con la PANMED dove Alitalia in tutto ciò, ha delle grosse responsabilità” .
Lascia un commento