Dopo una tre giorni di sane avventure all’aria aperta e all’ombra dei boschi rigogliosi di casa nostra, il Mountain Festival 2016 di Ovindoli, Summer Edition, riapre i battenti per la coda del mese di luglio. Domani infatti, tornera’ l’amore infinito per la montagna in formato ‘family adventure’.
Una sorta di seconda edizione, questa, che, nell’ultima giornata di festeggiamenti montani e mondani, ossia nel giorno di domenica 24 luglio, e’ stata sferzata da una pioggia improvvisa. Questo dettaglio, pero’, non ha, di certo, smorzato gli animi entusiasti degli appassionati alla montagna, che avranno, di fatti, grazie alle energie dello staff organizzatore di ‘Eventi Montani’, un’occasione in piu’ per poter approfondire il loro rapporto uomo-natura. Tutti pronti, allora, per un’edizione in versione ‘summer style’, allungata, pero’, di un altro giorno. Il Mountain Festival di quest’anno si e’ chiuso, comunque, in un recinto di festa e di riflessione al contempo, anche in relazione agli sviluppi che l’argomento ‘montagna locale’ potrebbe avere nell’ottica di oggi, grazie all’apporto filosofico dell’alpinista e scrittore milanese Alessandro Gogna, ospite per la prima volta della cittadina di Ovindoli.
“L’intreccio sentimentale che deve esistere fra lo scalatore e la vetta di una montagna – ha detto – e’ simile a quello che c’e’ fra moglie e marito. A volte si litiga, ovvio; a volte si sta anche per un giorno intero senza proferire verbo, ma l’amore di base e’ troppo forte per non essere percepito. La montagna si deve amare, anche con tutti i suoi difetti, i quali, molto spesso, derivano solamente dai nostri comportanti sbagliati”. La montagna fa promesse. L’uomo, pero’, deve essere in grado di recepirle e l’Ovindoli Mountain Festival nasce, ai suoi albori, proprio per questo. Con il Festival, si e’ concluso anche il Simposio Artistico, istallato nel ventre del borgo storico di Ovindoli. In questo contesto urbano e naturalistico assieme, laddove, cioe’, le strade si arrampicano come serpi di roccia lungo i fianchi delle montagne, gli artisti, con opere in metallo, in legno, in gesso e in pietra, donate, tra l’altro, alla comunita’, hanno espresso la loro persona proprio ad Ovindoli, la quale altri non e’ se non la persona umana stessa, riassunta all’interno di un contesto avulso dall’urbanismo. Anche la ricca mostra di artigianato e l’Ovindoli Blues Days (una tre giorni di musica nera nel senso piu’ largo, ricco e colorato del termine) con la favolosa esibizione finale del gran nome di James Thompson, musicista, sassofonista e cantante statunitense, avvenuta nella serata di domenica, hanno rimarcato degli scatti in avanti per quel che ha riguardato la manifestazione che si imbriglia nella bellezza favolosa della Montagna nostrana.
L’Ovindoli Mountain Festival e’ una novita’ che perdura nel tempo, capace di rinnovarsi in ogni momento. “L’Ovindoli Mountain Festival, oramai, infatti, e’ divenuto un brand vero e proprio – affermano gli organizzatori – valido soprattutto per le numerose attivita’ sportive di alta e media montagna che si possono espletare in tutta tranquillita’ e sicurezza proprio, qui, nella terra marsicana. Non vediamo l’ora di riproporre, tutti assieme, la nostra leggendaria colazione di alta montagna con prodotti tipici e freschi di giornata, la quale, durante questi tre giorni di laboratorio di gruppo, ha avuto un successo enorme. Vivere la montagna in estate? Si puo’, e’ un’operazione fattibile e possibile: occorre solo affidarsi agli esperti del settore”.
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