In seguito all’appello rivolto dal Consiglio del Culto Musulmano di Francia ai rappresentanti musulmani di recarsi in chiesa in segno di solidarietà. Questa mattina una delegazione della comunità musulmana torinese ha fatto visita alla Basilica della Consolata per portare un messaggio di pace e di vicinanza. Presenti il presidente dell’Ass. Islamica delle Alpi, Mohamed El Bahi, l’imam della moschea Rayan Mustapha Naitichou, il portavoce dell’AIA Brahim Baya e una ventina esponenti giovanili e femminili della comunità musulmana di Torino. Un’altra delegazione della comunità islamica di San Salvario è andata in visita alla Basilica del quartiere.
La delegazione ha portato ai fedeli il seguente messaggio:
As-salamu alaikum – la pace sia su di voi
Siamo qui oggi in questo solenne momento della vostra funzione religiosa per portare un messaggio di pace e di solidarietà a nome della comunità musulmana di Torino in un momento tragico che attraversa la nostra umanità.
Siamo qui per portarvi le nostre più sentite condoglianze per la barbara e disumana uccisione del sacerdote cattolico e uomo di fede padre Jacques Hamel. Questo selvaggio crimine si pone in netta opposizione a tutti gli insegnamenti dell’Islam, il quale ha riservato a tutti gli uomini di religione e a tutti i luoghi di culto, di qualunque religione siano, una dignità e una inviolabilità assoluta. In particolare il Corano e gli insegnamenti del Profeta, in più passaggi sottolineano la vicinanza e l’affetto che lega la comunità credente musulmana alla comunità credente cristiana, nel Corano è detto: “E troverai che i più prossimi in amore ai credenti sono coloro che dicono: “Siamo cristiani”, perché tra loro ci sono preti e monaci che non hanno alcuna superbia.” e il Profeta Muhammad, pace su di lui e su tutti i profeti, ha insegnato a tutti i musulmani che “Colui che fa del male ad un Ebreo o ad un Cristiano, troverà in me il suo avversario nel Giorno del Giudizio”.
Questi insegnamenti insieme a molti altri dimostrano la vicinanza tra le nostre due comunità di fede, siamo qui oggi per riaffermare con più forza questa vicinanza e per ripudiare ogni violenza in nome di Dio, che è per noi una violenza contro Dio, una bestemmia contro Dio il Misericordioso il Compassionevole. Siamo qui anche per tagliare la strada a chiunque cerchi di spingerci verso lo scontro e la guerra totale. A chi cerca di seminare discordia, odio e morte tra gli uomini rispondiamo con gli insegnamenti più autentici delle nostre fedi che sono l’amore, la misericordia e il perdono.
Grazie per l’ospitalità.
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