Dopo l’assassinio di padre Jacques Hamel a Rouen, il Consiglio per il Culto Musulmano francese ha lanciato alle sue comunità un appello per assistere alla messa affianco ai fedeli cattolici come segno di solidarietà e di cordoglio. L’iniziativa ha riscontrato il favore di numerosi gruppi non solo in Francia, ma anche in Italia. Infatti, da Milano ad Agrigento, nella giornata di domenica 31 luglio, migliaia di musulmani hanno aderito recandosi nelle chiese cristiane ed esprimendo la propria vicinanza al mondo cattolico.
Un gesto simbolico storico e molto forte che giunge in un momento molto difficile e di grande scoramento della società civile che avverte il senso d’impotenza e di paura dinanzi alla crudeltà del terrorismo di matrice Isis che continua a colpire indistintamente tanto i cristani quanto gli islamici.
Nella città di Agrigento, terra di frontiera nel sud del sud, la comunità musulmana ha voluto manifestare il proprio sostegno e la prossimità a quella cattolica durante una messa che non ha avuto luogo in una chiesa quanto per strada nella frazione di Villaseta, periferia della periferia.
La funzione celebrata dal Cardinale Francesco Montenegro ha visto tra gli altri la partecipazione del primo cittadino Calogero Firetto, dell’Imam della Comunità di Agrigento Majoub Rezlane e del Responsabile siciliano della Comunità religiosa islamica Yusuf ‘Abd al-Hadi Dispoto.
“Dove si parla di pace e si costruisce la pace, quello diventa il centro del mondo” ha detto a conclusione della messa Mons. Francesco Montenegro sottolineando il valore di vivere un momento di unione e condivisione tra religioni in un luogo di periferia della città dei templi che molto spesso è stato emarginalizzato.
Sul far della sera, quando il sole siciliano cominciava a ridurre l’irruenza del suo calore, a Villaseta si sono vissuti dei momenti di sentita emozione che danno speranza e spronano alla bontà del costruire insieme.
Dal basso, dalla persona, dai gesti doverosi e semplici di ciascuno individuo può nascere ed edificarsi quel cammino contro la violenza capace di aprire le porte, a lungo termine, al traguardo della Pace.
La Pace si fa insieme e la si semina giornalmente educando la persona al rispetto e alla nonviolenza. La pace la fa una corretta informazione del cittadino insieme alla volontà politica di fabbricarla smilitarizzando il pianeta e smacherando e svestendo quella parte di esso che continua prepotentemente ad indossare a tutti i costi gli indumenti di cow-boy.
In questa domenica storica, la solidarietà concreta e sincera mostrata dal mondo musulmano è solo uno tra i primi atti di un percorso da tracciare tutti insieme, ognuno nel ruolo che gli compete, e che deve essere fatto di reciproco ascolto, di rispetto e di accoglienza, in breve di un nuovo umanesimo.
Dario Lo Scalzo – Pressenza
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