“Oggi è una giornata di festa, insieme stiamo cercando di rendere questa scuola migliore, questo quartiere meno complesso, per un futuro più bello e ricco di opportunità. Il nostro obiettivo è rendere la società migliore”. E’ il messaggio che Stefania Giannini lancia agli studenti della periferia est di Napoli che oggi hanno accolto il ministro dell’istruzione nella scuola Madre Claudia Russo di Barra, recentemente riqualificata grazie ai fondi del Miur per l’edilizia scolastica.
La scuola al centro
Gli studenti di 13 scuole della periferia di Napoli hanno mostrato al ministro alcuni progetti realizzati nell’ambito del programma “La Scuola al Centro”, nato nell’ottica di aprire gli istituti in orario extrascolastico e renderli dei centri di sviluppo sociale e culturale, luoghi vivaci e fucine di esperienze significative per il futuro. I ragazzi, infatti, sono stati protagonisti di laboratori didattici dedicati al teatro e l’arte circense, la biologia, la cucina, lo sport e la biodiversità. Napoli, con un totale di 148 scuole, è la città che più di tutte ha risposto all’appello lanciato dal Miur per estendere il programma “La Scuola al Centro” a tutti gli istituti della penisola.
“Il nostro obiettivo principale – spiega Luisa Franzese, direttore dell’istituto scolastico regionale della Campania – è quello di lavorare, insieme a tutte le istituzioni, per creare un sistema didattico che sia in grado di formare al meglio i nostri ragazzi”. Con Franzese, anche gli assessori all’Istruzione del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri, e della Regione Campania, Lucia Fortini.
“Mi auguro – afferma il dirigente scolastico del Madre Claudia Russo, Rosa Seccia – che l’esperienza di Scuola al Centro sia messa a sistema. Non vogliamo progetti estemporanei ma programmi da inserire nel piano dell’offerta formativa di tutte le scuole con il coinvolgimento di tutta la realtà educativa”. Un appello raccolto dal ministro Giannini: “la cultura della scuola aperta – promette – diventerà un modello”.
Giannini: “Sia modello di riferimento”
“Non si tratta di un progetto nato per tamponare un’emergenza. La Scuola al Centro il prossimo anno coinvolgerà decine di migliaia di istituti ed è importante che quando si avvia una cultura della scuola aperta questa diventi un nuovo modello di riferimento”. Promessa del ministro dell’Istruzione. Giannini, dopo Roma e Milano, è stata nell’istituto Madre Claudia Russo, una scuola elementare del quartiere periferico di Barra, “un territorio difficile – dice il ministro – che grazie alla scuola potrà avere una occasione di riscatto. Quello che conta è essere qui di persona per vedere come funzionano questi progetti, mi sembra che il loro successo derivi dal fatto che non sono calati dall’alto, tutt’altro. Si viene incontro a un bisogno della comunità che chiede, soprattutto in quartieri come questo, che la scuola possa essere anche d’estate il centro della comunità, un centro di aggregazione che offre ai ragazzi lo stare insieme e imparare cose nuove a scuola”.
Il numero uno del Miur assicura che “il prossimo anno sarà all’insegna della continuità”, con uno stanziamento da parte del governo “di una parte i quei fondi messi a disposizione per quest’anno e che non abbiamo potuto spendere. C’è poi un imponente investimento – afferma Giannini – che viene da fondi strutturali per 140 milioni con cui possiamo dare continuità a questo progetto”. (Dire)
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