I leader mondiali hanno sprecato un’occasione fondamentale per affrontare la crisi globale dei rifugiati, ha dichiarato Amnesty International dopo i colloqui per un nuovo accordo dell’Onu sui rifugiati che è finito ben al di sotto delle aspettative.
Martedì 2 agosto, gli Stati membri delle Nazioni Unite riunitisi a New York hanno finalizzato un documento finale annacquato da adottare nel Summit delle Nazioni Unite del 19 settembre, che avrà lo scopo di affrontare la crisi dei rifugiati. Il Global Compact sui rifugiati proposto dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon non è incluso e ora non sarà concordato prima del 2018.
“Di fronte alla peggiore crisi dei rifugiati in 70 anni, i leader mondiali non sono riusciti a sopportare il peso della responsabilità” ha dichiarato Charlotte Phillips, consulente per i diritti dei rifugiati e dei migranti di Amnesty International.
“Il vertice sui rifugiati era un’occasione storica per trovare una soluzione globale disperatamente necessaria sulla crisi dei rifugiati. Invece, i leader mondiali hanno posticipato ogni possibilità di un accordo fino al 2018, procrastinando su decisioni cruciali mentre i rifugiati continuano ad annegare in mare e a languire in campi senza alcuna speranza per il futuro.”
“Ma il mancato accordo non lascia i governi fuori dai guai. Gli Stati non possono continuare ad abdicare alle loro responsabilità di aiutare le persone in fuga da guerre e persecuzioni”.
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