Tina Anselmi e’ scomparsa questa notte all’eta di 89 anni, dopo un lunga malattia. Nata a Castelfranco Veneto il 25 marzo del 1927. Durante l’occupazione nazifascista decide di prendere parte alla Resistenza e con il nome di battaglia di ‘Gabriella‘ diventa staffetta della brigata Cesare Battisti al comando di Gino Sartor, quindi passa al Comando regionale Veneto del Corpo volontari della libertà.
Per tre volte sottosegretaria al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, dal 29 luglio 1976 è Ministro del lavoro e della previdenza sociale nel governo Andreotti III: diventa la prima donna ministro in Italia.
Poi è stata anche Ministro della sanità nei governi Andreotti IV e V. È fra i principali autori della riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981 è nominata presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2, che termino’ i lavori nel 1985.
Napolitano: Spledido esempio combattiva difesa democrazia
“Desidero esprimere il mio commosso omaggio alla figura di Tina Anselmi, splendido esempio di combattivo attaccamento ai valori della democrazia e punto di riferimento del movimento per la piena affermazione dei diritti e del ruolo delle donne”. Lo scrive il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Anselmi è stata a lungo una presenza importante nel Parlamento, ha aperto nuove strade come prima donna ministro della Repubblica, sempre in prima linea nelle battaglie per il rispetto dei principi costituzionali – prosegue – Ai suoi famigliari il mio solidale segno di partecipazione a questo grave lutto comune”.
Grasso: Dato importante contributo a ricostruzione paese
“Durante tutta la sua vita, Tina Anselmi e’ stata fedele ad una linea di serieta’, dirittura morale, adesione ai principi costitutivi della Repubblica e dell’antifascismo. Con passione e grande impegno personale ha dato un importante contributo alla ricostruzione del Paese dopo gli anni della guerra e della lotta partigiana. E di nuovo e’ stata in prima fila, negli anni dello scandalo P2, impegnata a ricostruire il tessuto morale e civile del Paese”. Cosi’ il presidente del Senato, Pietro Grasso, ricorda Tina Anselmi, dopo aver appreso la notizia della sua scomparsa. “E’ questa la grande eredita’ che ci lascia, insieme ad un esempio di condotta esemplare in politica e nelle Istituzioni, dove ha sempre mostrato il piu’ profondo rispetto per le ragioni degli interlocutori. Ai familiari invio i sentimenti del piu’ sincero cordoglio, a nome mio personale e di tutto il Senato”, conclude Grasso
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