Terremoto: la terra trema senza sosta. I primi container entro dicembre

Nonostante la terra continui tremare arrivano notizie positive nell’area del centro Italia colpita dal terremoto. È stata aggiudicata la procedura negoziata bandita da Consip lo scorso 12 novembre per il noleggio di container, comprensivo di trasporto, installazione e rimozione, per l’accoglienza delle popolazioni colpite. Entro dicembre arriveranno i primi container per 2000 persone. L’aggiudicazione è […]

Nonostante la terra continui tremare arrivano notizie positive nell’area del centro Italia colpita dal terremoto. È stata aggiudicata la procedura negoziata bandita da Consip lo scorso 12 novembre per il noleggio di container, comprensivo di trasporto, installazione e rimozione, per l’accoglienza delle popolazioni colpite. Entro dicembre arriveranno i primi container per 2000 persone.

L’aggiudicazione è stata possibile, fa sapere la protezione civile, per i primi due dei tre lotti che hanno composto la gara: il noleggio dei container abitativi e l’acquisto di arredi e biancheria per il loro allestimento. Per il terzo lotto, relativo al noleggio di container ad uso lavanderia, non sono invece pervenute offerte.

Entro dicembre, la prima fornitura di container permetterà di assistere oltre 2.000 persone nei campi che verranno attrezzati. Nello specifico la fornitura prevede: 758 container in massimo 30 giorni dall’ordine che verrà effettuato entro il prossimo 21 novembre. Nel dettaglio, 214 arriveranno entro i primi 15 giorni e 544 nei successivi 15. Ulteriori 990 container in massimo 30 giorni dall’ordine che verrà effettuato dopo il 21 novembre.

È importante ricordare, sottolinea la protezione civile, che tra i container abitativi sono ricompresi anche refettori, aree comuni e corridoi di comunicazione. I moduli ad uso abitativo in senso stretto costituiscono circa il 43% della fornitura, a seconda della dimensione dei campi.

Al momento i Comuni che hanno confermato il dato del fabbisogno alloggiativo tramite moduli-container sono sei: Norcia in Umbria, Camerino, San Ginesio, Caldarola e Palmiano nelle Marche e Amatrice nel Lazio, per una popolazione complessiva di circa 1800 persone. È, invece, ancora in corso da parte degli altri Comuni dell’area maggiormente colpita l’individuazione del numero di cittadini da alloggiare nei container.

Inoltre da circa dieci giorni sono partite le verifiche speditive per valutare l’idoneità idro-geo-morfologica e l’accessibilità, soprattutto per i mezzi pesanti, di queste aree. Tali verifiche sono realizzate da squadre composte da rappresentanti della funzione tecnica della Dicomac-Direzione di comando e controllo, tecnici dei centri di competenza del dipartimento della protezione civile (Ispra, Cnr-Irpi, Cnr-Igag e Enea), funzionari della Regione e del Comune interessati e rappresentanti delle Forze Armate.

Al momento, sono stati effettuati 36 sopralluoghi nelle regioni Umbria e Marche. In particolare, nelle Marche, finora sono state completate le verifiche idro-geologiche su 12 aree comprese nei comuni di Camerino, Tolentino e San Ginesio: 8 sono risultate idonee e 4 sono state ritenute non idonee.

Nella Regione Umbria sono stati effettuati sopralluoghi su 24 aree comprese nei comuni di Norcia, Cascia e Preci: 13 aree sono state ritenute idonee, 7 sono state valutate non idonee e 4 sono le aree idonee condizionate, cioè da considerarsi idonee solo dopo la realizzazione di alcuni lavori specifici e interventi di messa in sicurezza.

Sono state, inoltre, effettuale nelle Marche altre 9 verifiche nei comuni di Petrolo, Caldarola, Pieve Torina e Pievebovigliana per le quali si attendono gli esiti.

“Si sta lavorando con grande determinazione e con un grande spirito di collaborazione per trovare soluzioni rapide e praticabili al fine di garantire la migliore assistenza possibile a tutti i cittadini coinvolti. E’ una operazione complessa, con molte variabili in gioco a partire dalla condizioni meteorologiche, e ognuno è chiamato a fare la propria parte con responsabilità e dedizione” ha detto ieri il capo del dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio.

 

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