Continua lo sciame sismico in Abruzzo (tre scosse nella notte tra martedì e mercoledì) e si aggravano i disagi della popolazione, con molti cittadini che scelgono di passare la notte fuori casa. La Protezione Civile regionale abruzzese, su indicazione del commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha allestito nei territori dei comuni dell’Alta Valle dell’Aterno (Montereale, Cagnano Amiterno, Capitignano e Campotosto), tre tensostrutture attrezzate, nonché tende pneumatiche e gazebo. Le tende e le tensostrutture saranno utilizzate come punti di accoglienza per i cittadini che intendono passare la notte fuori casa. I sindaci dei comuni interessati, comunque, lamentano la mancata approvazione, a cinque giorni dalla’inizio dello sciame, di un piano di evacuazione. Intanto, da ieri, su richiesta del Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, finalizzata a fornire assistenza alle popolazioni dei comuni dell’Alto Aterno interessati, in questi giorni, dallo sciame sismico, e’ stato potenziato il servizio di contact center posto in essere da Linea Amica Abruzzo. Componendo il numero verde 800155300, il cittadino potrà ricevere un’assistenza veloce e puntuale, con un servizio e’ attivo dalle ore 9 fino alle 22. Sempre per potenziare i canali di comunicazione e informazione col cittadino-utente, alcune delle richieste telefoniche più frequenti (FAQ) saranno pubblicate sul sito www.commissarioperlaricostruzione.it con le relative risposte. Sempre ieri, in una nota riservata inviata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle autorità locali, si fanno previsioni probabilistiche (perché i terremoti non si prevedono) sulla possibilità che si verifichino – fino al 7 settembre – scosse violente nell’area dell’alta valle dell’Aterno e dei monti reatini interessata dallo sciame sismico. Basandosi su calcoli probabilistici e metodi in via di sperimentazione, l’Ingv scrive che c’è il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4% o superore e dello 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5%. Si annuncia invece bufera sul caso Stati dopo le dimissioni dell’Assessore alla Protezione Civile che, polemicamente, si è chiamata fuori da un partito che non l’ha adeguatamente sostenuta e difesa. Lo scorso 3 settembre, il Partito democratico abruzzese ha chiesto ufficialmente che venga convocato al più presto un Consiglio regionale sul ‘caso’ dell’ex Assessore ed “anzi – ha spiegato il capogruppo Camillo D’Alessandro – il Pd aveva già chiesto un consiglio regionale straordinario prima della pausa estiva proprio per consentire alla Stati sia di precisare il proprio ruolo in questa vicenda sia il lavoro svolto da ‘Abruzzo Engineering’ ed ogni altro aspetto utile per fare chiarezza da un punto di vista politico-istituzionale. Tutto questo ci e’ stato negato- incalza D’Alessandro – e quindi mi auguro che alla ripresa si svolgerà un consiglio regionale straordinario che darà a tutti l’opportunità’ di fare chiarezza”. Secondo il Pd’ la Stati non ha mai chiarito come mai nell’esercizio delle sue funzioni riteneva di doversi rivolgere al dott. Carmine Tancredi (socio dello studio Chiodi) che non riveste alcun ruolo formale. Restano da chiarire almeno tre aspetti: quali sono le ragioni per cui un assessore regionale avverte il bisogno di avvalersi di un professionista. Vorremmo sapere se sia stato Chiodi ad indicare alla Stati il nome del suo socio, oppure se vi sono altre motivazioni non conosciute; va chiarito se la Stati, nel rivolgersi a Tancredi, fosse a conoscenza dell’incarico di consulenza che lo stesso ha con Selex, la società che tramite Finmeccanica controlla quote per 7,50% di Abruzzo Engineering”. Infine, sempre il 3, il senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, ha annunciato la presentazione nei prossimi giorni di un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sulle notizie ed indiscrezioni che riguardano il grave deficit finanziario in cui versa la società mista di Abruzzo Engineering. Se dovessero risultare vere le notizie di un credito di oltre 20 milioni vantato da Selex nei confronti di Abruzzo Engineering, il Ministro dell’Economia ha il dovere di informare il Parlamento”. Per Mascitelli ”gli scenari che si aprono sono sostanzialmente due”. ”Al di la’ delle proroghe delle convenzioni ottenute da Abruzzo Engineering e che sono solo una boccata d’ossigeno per guadagnare tempo – fa notare – e’ urgente conoscere se la Selex, e per essa la Finmeccanica, e’ intenzionata ad andare avanti e su quale piano industriale intende continuare la sua attivita’, o se al contrario ha intenzione di smobilitare il suo impegno societario, facendo restare la Regione con il cerino in mano, debiti esposti e nuova disoccupazione”. Qui ricordiamo che l’obiettivo primario di Abruzzo Engineering S.c.p.a (come si legge sul sitohttp://www.abruzzoengineering.com/abruzzo/index.php) è la riduzione del digital divide all’interno del territorio regionale e la rimozione del gap tecnologico che divide le zone non raggiunte da servizi detti “a larga banda” dai grandi centri urbani attraverso la creazione di una rete multiservizio che si basa sull’integrazione di tecnologie di comunicazione wired e wireless altamente innovative. Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore capo dell’Aquila, Alfredo Rossini, Daniela Stati ed i suoi congiunti avrebbero ricevuto regalie da Angeloni e Stornelli in cambio di pressioni politiche per far ottenere alla stessa società in house della Regione Abruzzo, una commessa, legata agli affari del sisma, da un milione e 500 mila euro. Il 1° settembre sono tornati in libertà quattro dei cinque indagati, con il gip dell’Aquila, Marco Billi, che ha revocato le misure cautelari per Ezio Stati, figura forte del centrodestra abruzzese, Vincenzo Angeloni, ex deputato di Forza Italia, Marco Buzzelli, compagno della figlia di Stati, Daniela, assessore dimissionario della Regione Abruzzo e Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex service management, societa’ del Gruppo Finmeccanica che controlla Abruzzo Engineering. Tutti erano agli arresti domiciliari; provvedimento non adottato per Daniela Stati (quinta persona coinvolta nel filone d’indagine), interdetta dai pubblici uffici fino alle dimissioni da assessore all’Ambiente ed alla Protezione civile. Va detto anche, per amore di verità, che presidente ed Amministratore delegato di Abruzzo Engineering ha inteso fare, già il 17 agosto, alcune precisazioni, sottolineando, per esempio, che “l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri è stata fortemente e caparbiamente voluta e richiesta, tra gli altri, dal Sindaco Massimo Cialente e dall’onorevole Giovanni Lolli, ambedue del Partito Democratico, cui va il ringraziamento dell’Azienda e, credo, dell’intera comunità locale”. Il presidente Carli, inoltre, ha rivelato che “Il provvedimento controverso è sul tavolo del Governo da molte settimane ed è stato adottato il 13 agosto a seguito di un’istruttoria particolarmente attenta e dell’applicazione pedissequa e rigorosa delle regole che governano gli interventi di emergenza”, aggiungendo che il 15 agosto sarebbero scaduti i termini per le convenzione tra Abruzzo Engineering con Comune e Provincia dell’Aquila. Inoltre, il giorno dopo Ferragosto, un blitz compiuto gli uomini della Squadra mobile della Questura di Pescara diretti da Nicola Zupo, ha riguardato lo studio di amministrazione societaria di Gianni Chiodi e Carmine Tancredi, sito a Piazza Sant’Anna nella residenza teramana del Governatore d’Abruzzo. Sono stati esaminati, nell’occasione, faldoni, file del pc e documenti, alla ricerca di “collegamenti” fra lo studio di cui è socio l’ex sindaco di Teramo e la società in house della Regione Abruzzo Engineering. Subito dopo Giani Chiodi ha dichiarato: “Carmine Tancredi è un collega e a lui ho chiesto di vedermi i bilanci di Abruzzo Engineering e di controllarne la situazione patrimoniale ed economica. Carmine ha svolto quest’attività per me. Che il Gip faccia altri accertamenti mi fa stare tranquillo perchè non c’è alcuna consulenza al mio studio”. Quanto a Daniela Stati, la donna più votata d’Abruzzo, dopo le dimissioni continua ad essere furente, invocando la testimonianza del premier Berlusconi, scagliandosi contro il presidente Chiodi, non riconoscendo più il Pdl come suo partito e urlando la rabbia per non essere stata difesa. Lei si dichiara una vittima ma, come ricorda oggi Il Centro, non è la sola, considerando la situazione ancora a dir poco precaria e da rifugiati di 500 famiglie aquilane ed il fatto che nessuno è riuscito a difendere il posto di lavoro di 3.400 persone in Abruzzo, che quest’anno le aziende hanno annunciato che non riassumeranno. L’Abruzzo ha problemi urgentissimi da risolvere: casa, occupazione, sanità, servizi, problemi che richiedono soluzioni drastiche e, pertanto, altri dovranno imparare, per una volta, ad aspettare. Molti Comuni stanno pensando di esorcizzare crisi e deficit mettendosi insieme. Tercas e Caripe stanno per fondersi e il rettore dell’Aquila, Ferdinando di Orio propone un patto federativo tra le università abruzzesi. Sarà allora il caso che chi si sente vittima sacrificale si consorzi con le altre vittime ed assieme a loro e senza “santi protettori”, chieda giustizia.
Carlo Di Stanislao
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