I cambiamenti climatici e la ridotta disponibilità di spazi verdi contribuiscono a creare lo smog, in Italia ogni abitante dispone in città di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano. E’ la denuncia di Coldiretti in riferimento al superamento dei limiti di smog in molte città, anche per l’effetto di un inverno particolarmente siccitoso al Nord dove, sulla base dei dati territoriali Ucea relativi alla seconda decade di gennaio, è caduto il 43% di pioggia in meno rispetto alla media, con punte che vanno dal Piemonte (-98%) alla Val d’Aosta (-98%) fino alla Lombardia (-89%) e all?Emilia Romagna (-62%). “Senza sperare nella pioggia e nel vento occorre intervenire in modo strutturale potenziando il verde – sottolinea la Coldiretti -, considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Un’opportunità importante da sfruttare anche per evitare il rischio della maximulta da un miliardo in arrivo dall’Ue per lo sforamento dei limiti di polveri sottili”.
Il verde urbano in Italia, denuncia Coldiretti, rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) per una media di 31,1 metri quadrati a testa sulla base dell’ultimo rilevamento Istat. Tuttavia la situazione – continua la Coldiretti – è profondamente diversa lungo la Penisola, con il 17,2% delle città la cui dotazione pro capite è pari o superiore ai 50 metri quadrati per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia dei 9 metri quadrati.
Matera, Trento, Potenza, Sondrio, Iglesias, Terni, Pordenone, Gorizia, Reggio Calabria e Verbania salgono nella top ten dei capoluoghi con maggiore densità di verde pubblico per abitante, mentre in fondo alla classifica si trova Caltanissetta e a seguire Crotone, Trani e Taranto, Trapani, Isernia Olbia Genova Chieti Barletta e L’Aquila. Per quanto riguarda le grandi metropoli, a Milano sono disponibili 17,2 metri quadrati per abitante, mentre a Roma 15,9. In questo contesto – conclude la Coldiretti – è necessario intervenire per qualificare il verde pubblico, ma sono importanti anche interventi a favore di quello privato, a partire da misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi da realizzare con un meccanismo simile a quello previsto per il risparmio energetico, le abitazioni, i mobili o gli elettrodomestici.
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