Gli architetti italiani si mobilitano per la ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto. Gli Ordini territoriali di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni, unitamente al Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, hanno infatti condiviso la necessità di accelerare al massimo i sopralluoghi Fast che rappresentano una attività propedeutica indispensabile all’avvio della fase della ricostruzione.
“In una serie di recenti incontri sul territorio – sottolinea Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale – abbiamo garantito agli Ordini delle aree terremotate che si sono impegnati a sensibilizzare ancora di più i propri iscritti, tutta la necessaria assistenza per gestire al meglio i colleghi che, facendo propria la responsabilità professionale ed etica assunta dagli architetti italiani all’indomani degli eventi sismici che a partire dallo scorso agosto hanno ferito il nostro Paese, sono in prima linea nella difficile fase della ricostruzione”.
“Il confronto sul territorio – conclude Cappochin – ha rappresentato una esperienza certamente positiva, dal quale sono emerse oggettive criticità, ma anche concrete proposte per superarle; scaturite, soprattutto, idee e approfondimenti significativi per avviare idonei rapporti di collaborazione con le pubbliche amministrazioni, nonché con operatori privati, al fine di promuovere concorsi di progettazione innovativi rispetto agli standard italiani, che possono e devono diventare modelli di riferimento per la progettazione di qualità della quale mai, come in questo periodo, il nostro Paese ha bisogno”.
Tra le iniziative in programma, va segnalato uno specifico seminario, a Rieti, articolato in quattro moduli, prevede approfondimenti su valutazione di agibilità degli edifici ordinari – scheda AeDES; verifica speditiva agibilità – scheda Fast; responsabilità giuridica-professionale della scheda AeDES; perizia giurata e Fast.
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