Ogni contribuente ha in carico 1,49 cittadini considerando il rapporto tra il numero dei cittadini italiani sul totale dei contribuenti (40.716 milioni).
E’ quanto si legge nel quarto rapporto ‘Il bilancio del sistema previdenziale italiano.Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2015‘ presentato a Montecitorio. Il Quarto Rapporto analizza in particolare le entrate Irpef che contribuiscono al finanziamento del welfare. Un dato allarmante che emerge è che la gran parte dei 37 milioni di concittadini (redditi da zero a 20.000 euro annui lordi) sono a quasi totale carico del 11,28% dei contribuenti (lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati) che dichiarano oltre il 52% di tutta l’Irpef.
I redditi dichiarati ai fini Irpef tramite i modelli 770, Unico e 730 ammontano a un totale di 817,264 miliardi di euro, per un Irpef totale dichiarata pari a 167,052 miliardi. Solo 30,7 milioni di cittadini su 60,8 milioni presentano una dichiarazione dei redditi positiva, pertanto quasi la metà degli italiani non ha reddito ed è quindi a carico di qualcuno.
Per finanziare la spesa complessiva per welfare relativa all’anno 2014 (ultimo anno di cui si dispone del valore delle entrate tributarie, ma utile per poter replicare le stesse considerazioni sul 2015) -che è stata pari a 444,507 miliardi- occorrono oltre a tutti i contributi sociali per pensioni e prestazioni temporanee, quelli versati all’Inail, tutta l’Irpef, l’Ires, l’Irap e il 36% dell’Isos. In pratica tutte le imposte dirette per cui il resto della spesa pubblica è finanziato dalle sole indirette.
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