Il Mia Casa d’Abruzzo, a seguito delle “belle parole” pronunciate ieri in Consiglio regionale dal Presidente Giuseppe Di Pancrazio in apertura della seduta svoltasi all’interno dell’Emiciclo in commemorazione delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 e quale “impegno” per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere, chiede, per la ennesima volta nel corso degli ultimi otto anni, la discussione e l’approvazione di una “Legge Regionale Quadro” che disponga la realizzazione degli interventi necessari per la ricostruzione, il ripristino e la messa in sicurezza sismica degli immobili di edilizia pubblica residenziale distrutti o danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009 e renda possibile l’immediato adeguamento alla normativa antisismica vigente dell’intero patrimonio abitativo pubblico della Regione Abruzzo.
La Proposta di Legge già da tempo elaborata e presentata presso gli Uffici regionali competenti, affida alle strutture operative del Consiglio regionale medesimo e dell’Assessorato regionale alla Edilizia Residenziale Pubblica il compito di promuove forme di raccordo istituzionale e tecnico tra gli enti locali impegnati nella ricostruzione al fine di favorire il rapido impiego delle risorse e lo svolgimento delle attività amministrative ordinarie e straordinarie.
Per l’attuazione degli interventi e per le attività previste dalla legge quadro si provvede mediante l’istituzione di apposito nuovo capitolo di spesa nel bilancio della Regione Abruzzo presso il quale verranno trasferite le risorse già assegnate dal CIPE alla gestione commissariale come previsto dalla Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009, attraverso la quale lo Stato ha finanziato gli oneri per la “riparazione e ricostruzione” degli alloggi pubblici, valutati in 107 milioni di euro per per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’ATER e in 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà dei Comuni, nell’ambito della ripartizione di somme effettuate in favore della regione Abruzzo.
Per questo, il Consiglio regionale, è stato invitato a convocare una “Conferenza regionale straordinaria” sulla Edilizia Residenziale Pubblica e sulla “razionalizzazione” delle ATER, poichè, nonostante siano state “trasferite” alla Regione Abruzzo ed ai Comuni ingenti risorse economiche pubbliche tra fondi europei e nazionali pari ad oltre 1 miliardo di Euro, mentre gli ex-IACP e le attuali ATER hanno riscosso, per canoni di locazione, ben 360 milioni di Euro, sono ancora 147.000 le famiglie abruzzesi non proprietarie della loro abitazione, mentre gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica sono “appena” 20.258.
E’ compito del Governo nazionale, della Regione Abruzzo, dei Comuni e dei loro Enti strumentali, intervenire con somma urgenza e “competenza” attraverso un “piano strategico” di Edilizia Residenziale Pubblica per dare una sistemazione abitativa stabile, dignitosa e sicura ad ogni famiglia, per evitare che la situazione si aggravi e degeneri adesso proprio a partire dai quartieri popolari maggiormente a rischio, dove tra l’altro, nonostante le nostre continue e allarmate denunce, da anni ed anni, la qualità della vita e dell’abitare ha lasciato e lascia sconcertati.
Pio Rapagnà
Foto: Manuel Romano-NurPhoto.com
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