I parlamentari e gli eurodeputati del moVimento 5 stelle in una nota scrivono: “L’Europa che si oppone a dare il pieno appoggio alle popolazioni colpite dal terremoto non è una comunità: è solo una somma di interessi ed egoismi tutelati con l’arma del ricatto. La Germania – forte dell’appoggio di Olanda, Regno Unito, Austria, Svezia, Danimarca e Finlandia – ha bloccato gli aiuti promessi dall’Europa per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del Centro Italia. Gentiloni e il suo governo hanno qualcosa da dire o resteranno a guardare? A Bruxelles non solo calpestano i più elementari principi di solidarietà, ma persino gli stessi diritti fondamentali dei cittadini colpiti, riconosciuti da convenzioni Onu e Ue”.
“Ieri, durante il Consiglio riunito in sede di Coreper, non è stato trovato l’accordo sul dossier ‘disastri naturali‘, che finanzia la ricostruzione attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale. I Paesi citati si sono quindi opposti alla proposta di Commissione e Parlamento europeo e, senza l’accordo fra le diverse istituzioni, gli aiuti non possono essere erogati.Questa è la considerazione di cui l’Italia gode in Europa, ci trattano come scendiletto. Sembra un ricatto: senza riforme niente aiuti. Il governo non ha detto una parola su questo fatto gravissimo ma a Gentiloni non consentiamo di restare in silenzio. Per questo stiamo depositando in Parlamento un’interrogazione per chiedere alla presidenza del Consiglio di dare spiegazioni, di riferire sull’accaduto e di chiarire se intenda muoversi per tutelare i diritti dei suoi cittadini, o se continuerà a fare la statua di sale”, conclude il Movimento 5 stelle.
Lascia un commento