7 giornate di concerti, proiezioni, mostre, incontri dedicati alla cultura e all’arte contemporanea. Dal 17 al 26 maggio torna all’Auditorium del Parco, dopo la prima fortunata edizione dello scorso anno, L’Aquila Contemporanea Plurale, il festival della cultura del nostro tempo, organizzato da Associazione I Solisti Aquilani, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli”, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” e Università degli Studi dell’Aquila. Il festival è frutto del lavoro di rete portato avanti dai sei enti impegnati nel fare del capoluogo Abruzzese un luogo dinamico della cultura, sede privilegiata e riconosciuta di sperimentazione delle forme più innovative dell’espressione contemporanea, e quindi centro attrattivo per le nuove generazioni, cui principalmente è affidato un ruolo attivo nella ricostruzione e nel futuro della Città.
Inaugurazione mercoledì 17 maggio con la mostra proposta dall’Accademia di Belle Arti dal titolo “Drawings” a cura di Sergio Sarra con opere di Valter Battiloro, Marco Brandizzi, Enzo De Leonibus, Franco Fiorillo, Stefano Ianni, Margherita Morgantin e Italo Zuffi. Seguirà la proiezione del corto L’Aquila in 5 minuti dell’Accademia di Belle Arti.
Per la parte musicale la seconda edizione di L’Aquila Contemporanea Plurale proporrà opere di 23 diversi compositori interpretati da grandi protagonisti del panorama internazionale. Si comincia il 17 maggio con “Cortoons”, un concerto multimediale durante il quale i noti jazzisti italiani, il bassista Enzo Pietropaoli e il percussionista Michele Rabbia, sonorizzano una serie di “corti” di animazione curati dal fotografo Alessandro D’Urso, scelti tra un ricchissimo catalogo, realizzati con le tecniche più disparate.
Il 18 maggio protagonista l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Fabio Maestri; solisti ospiti i violoncellisti Michele Marco Rossi e Fernando Caida Greco e il pianista Marco Scolastra. Musiche di Pasquale Corrado (prima assoluta), Ivan Fedele (prima italiana), Ivan Vandor, Philip Glass (prima italiana). Il concerto è preceduto da un’introduzione all’opera di Glass curata da Antonello Colimberti e da un incontro con i compositori Fedele, Vandor e Corrado.
“Roots of Traces” è il titolo del concerto performance di Michele Marco Rossi, violoncellista dei Solisti Aquilani, che il 19 maggio eseguirà brani di Jonathan Harvey, Ivan Fedele, Giulio Ruvo, Alessandro Solbiati, Iannis Xenakis e Lucia Ronchetti.
Il 24 maggio concerto cameristico con il Quintetto dei Solisti Aquilani (Francesco Peverini, violino Azusa Onishi violino, Margherita Di Giovanni viola, Chiara Burattini violoncello e Alessandro Schillaci, contrabbasso) che, insieme al pianista Giovanni Cardilli e al clarinettista Roberto Petrocchi, interpreteranno opere di Aldo Clementi, Franco Donatoni, Luciano Berio, Carlo Galante, Carlo Crivelli e Salvatore Sciarrino. Introdurrà l’ascolto il musicologo Alessandro Mastropietro.
Serata dedicata a Hans Werner Henze il 25 maggio: l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e Daniele Roccato, diretti da Tonino Battista, eseguiranno il Concerto per contrabbasso e orchestra nella sua versione originale di cui realizzeranno contestualmente anche l’incisione discografica per la Wergo Schott di Magonza. Dedicata all’autore anche la proiezione – organizzata dall’Università degli Studi dell’Aquila – del nuovissimo docu-film Henze: la Musica, l’Amicizia, il Gioco (2017) della regista Nina Di Majo, ospite della serata. Completano il programma del concerto opere di Christopher Trapani (prima italiana) e Philip Glass con la partecipazione del Quartetto di Sassofoni Accademia.
Il festival si concluderà venerdì 26 maggio con il pianista performer Francesco Prode che presenterà il suo progetto “Miroirs”: ovvero l’esecuzione dei 5 Miroirs di Ravel alternandoli con altrettanti brani composti da Alessandro Solbiati, Martino Traversa, Giorgio Colombo Taccani, Riccardo Panfili e Vittorio Montalti.
Evento straordinario (con ingresso gratuito) il 20 maggio presso la cavea del Conservatorio di musica “A. Casella” dell’Aquila, che produce l’evento insieme all’ISA: cento ragazzi di licei e scuole medie sperimenteranno le nuove modalità del suonare insieme e del fare orchestra eseguendo senza direttore il brano Seventy-four del previste grande rivoluzionario della musica del Novecento John Cage.
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