Patrizia Toia, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
In merito alla protesta del gruppo PD all’Europarlamento sulla questione migranti. “Vogliamo che l’UE passi dalle parole ai fatti -ha affermato Toia-. Sinceramente si percepisce un cambiamento di atteggiamento da parte degli altri stati membri sul fatto che non siamo più in grado di andare avanti da soli. La commissione sta facendo qualcosa, anche se non ci basta. Il Parlamento è certamente più sensibile. Ciò che manca vergognosamente è il Consiglio, cioè l’insieme dei capi di stato e di governo. Nel Consiglio ci sono alcuni Paesi come la Germania che capiscono che bisogna fare di più, mentre altri Paesi si sentono parte dell’Unione quando c’è da prendere e fanno finta di non essere parte dell’Unione quando c’è da collaborare su emergenze come questa. Vedremo come andrà a Tallin, ma certamente noi continueremo a fare pressione. Non basta dare qualche euro in più all’Italia, occorre radicalmente condividere le responsabilità e chi non lo fa deve essere sottoposto a procedura d’infrazione”.
Distinzione tra profughi e migranti economici. “E’ una distinzione che in qualche modo va fatta, ma dobbiamo renderci conto che c’è un fenomeno di fuga non solo per la guerra. Quindi sarebbe intelligente che l’Europa rimpatriasse chi deve essere rimpatriato, ma che apra canali legali anche per i migranti economici, per avere arrivi controllati e fare in modo che l’unica alternativa per i migranti non sia quella di mettersi nelle mani dei trafficanti”.
Lascia un commento