Il traffico del centro citta’ rumoreggia alle spalle di una ragazza. Un uomo guarda dritto di fronte a se’, in contrasto con le decine di turisti ammirati che commentano le bellezze che stanno visitando. Una donna e’ ferma mentre intorno a lei centinaia di viaggiatori sono presi dalla frenesia di una stazione ferroviaria. La movida estiva, con la sua confusione, fluisce alle spalle di un ragazzo che sembra distante dal luogo in cui si trova. Quattro persone, immerse in contesti caotici e rumorosi, accomunate dallo stesso atteggiamento: il silenzio. Croce Rossa Italiana, in vista dell’anniversario del terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso anno, lancia attraverso un video la campagna social #InSilenzio. Con i suoi volontari e operatori, la CRI e’ intervenuta sin dai primi momenti nei luoghi del sisma e ancora oggi e’ impegnata quotidianamente nel lavoro di ricostruzione non solo degli edifici ma anche e soprattutto del tessuto sociale delle comunita’ colpite. Il 24 agosto, a un anno dal sisma, Croce Rossa vuole pero’ osservare una giornata di silenzio in segno di profondo rispetto nei confronti della tragedia che ha colpito Amatrice, Arquata, Accumoli, Pescara del Tronto e le zone limitrofe. “Il 24 agosto agosto restiamo insieme, ‘#InSilenzio’ e’ il messaggio che chiude il video, coprendo l’immagine di un volontario della Croce Rossa Italiana che cammina tra i resti di Amatrice.
La campagna di sensibilizzazione che parte oggi prevede infatti anche una vera e propria call to action rivolta agli utenti, che saranno invitati a osservare 24 ore di silenzio sui loro profili social, personalizzando l’immagine della copertina con una cornice grafica dedicata all’iniziativa. Cosi’ come avverra’ su tutti i profili della Croce Rossa Italiana (Facebook, Twitter, Instagram) che rimarranno fermi. “Sin dal primo momento siamo presenti nelle zone colpite e ancora oggi lavoriamo quotidianamente per creare le condizioni di un nuovo inizio per i territori e le comunita’ coinvolte. Il lavoro delle migliaia di volontari intervenuti e’ stato e continua a essere straordinario- afferma il presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca- Per noi e’ stata un’esperienza importante. Questo terremoto e’ stato il banco di prova della CRI dopo la privatizzazione, un passaggio che alcuni ritenevano potesse mettere in dubbio la sua operativita’. Cosi’ non e’ stato ed e’ un segnale significativo. I nostri volontari hanno confermato il carattere di qualita’ e professionalita’. In occasione dell’anniversario del 24 agosto- conclude Rocca- vogliamo ricordare quel drammatico giorno con un rispettoso silenzio, pur mantenendo vivo tutto il nostro impegno. Abbiamo promesso che non lasceremo nessuno solo e vogliamo mantenere la parola data”. Croce Rossa Italiana e’ intervenuta nei luoghi colpiti sin dai primissimi momenti, impiegando -solo nella fase di emergenza successiva al primo evento sismico del 24 agosto- oltre 450 volontari e 90 mezzi, squadre di soccorso (SMTS), personale medico, unita’ cinofile e attivando tutte le sue sale operative. Numeri destinati a crescere se si prende in considerazione l’intervento CRI per tutta l’emergenza nel Centro Italia in cui sono stati oltre 5.000 i volontari e gli operatori intervenuti, piu’ di 2000 i veicoli utilizzati tra ambulanze, furgoni, fuoristrada, motoslitte e autocarri, 145.000 i pasti distribuiti e migliaia le persone assistite. Una presenza costante anche dopo la fine della prima fase dell’emergenza. Interventi medici di primo soccorso e avanzati, sostegno psicologico, animazione per bambini, distribuzione di pasti e generi di conforto, oltre al coordinamento logistico per lo stoccaggio e l’invio degli aiuti, sono solo alcune delle attivita’ svolte dai volontari e dagli operatori CRI nei campi di accoglienza per le persone colpite dal sisma. Un lavoro, che in coordinamento con la Protezione Civile, sta andando avanti guardando alla necessaria ricostruzione. A ottobre 2016 e’ stata creata l’Unita’ di Progetto Sisma Centro Italia proprio per seguire ancora piu’ da vicino il lavoro di sostegno alle popolazioni colpite. Non solo assistenza materiale e psicologica ma anche interventi immediati di ricostruzione, frutto di dialogo e confronto con il territorio e le Istituzioni locali e nazionali. In collaborazione con le aziende sanitarie regionali, ad esempio, sono stati consegnati oltre 40 moduli sanitari che hanno permesso di riattivare i servizi ambulatoriali di base e di realizzare veri e propri presidi sanitari in grado di sostituire temporaneamente gli ospedali danneggiati dal sisma, come a Cascia e Norcia. In Abruzzo, Marche e Umbria sono stati offerti aiuti materiali agli allevatori in difficolta’ per far ripartire le loro attivita’. Inoltre, sono stati attivati percorsi specifici affinche’ la popolazione possa disporre di tutti gli strumenti per rispondere, in futuro, con efficacia a un evento sismico: come il progetto CRI SUMMER CAMP che da’ la possibilita’ a 110 giovani e bambini tra gli 8 e i 20 anni dei Comuni del Cratere sismico, di passare una settimana in uno dei campi estivi attivati dai Comitati Croce Rossa in cui vivere momenti di svago e relax, alternati a formazione specifica sulle emergenze e a percorsi di superamento dello shock vissuto. Si stanno poi progettando, su tutte le quattro Regioni colpite dal sisma, oltre 10 strutture che possano creare le condizioni per la rinascita del territorio a medio e lungo termine. Si tratta di poli di aggregazione sociale, capaci di trasformarsi in centri di emergenza in caso di futura necessita’. Strutture permanenti che saranno realizzate con tecnologie innovative, perfettamente integrate con i progetti portati avanti da altre realta’. Ad Amatrice nascera’ un nuovo Centro Polifunzionale, che racchiudera’ al suo interno una sala teatro, un Auditorium, una biblioteca, una sala espositiva e un presidio socio-sanitario di Croce Rossa Italiana. Invece a Camerino sorgera’ un centro socio-sanitario per anziani e poi a Isola del Gran Sasso una scuola primaria (Musp), a Force un centro per disabili, a Muccia un Centro Polifunzionale Giovanile, cosi’ come strutture polifunzionali di diversa natura, verranno realizzate a Norcia, Spoleto, Arquata, Comunanza, Visso e Valfornace.
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