“Con l’approvazione definitiva del Reddito di inclusione si inizia ad affrontare, in modo organico, la gravissima condizione di povertà minorile in Italia. Ora è indispensabile attuare su tutto il territorio nazionale la nuova misura e fare sì che a questo primo passo segua a breve la definizione di un piano nazionale di contrasto alla povertà minorile, che sostenga le famiglie, potenzi i servizi sociali ed educativi nonché le reti di protezione, per fronteggiare efficacemente quella che in Italia è oggi una vera e propria emergenza silenziosa,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.
Secondo gli ultimi dati i bambini che vivono in condizioni di povertà assoluta in Italia sono infatti saliti a 1 milione e 292 mila, pari a 1 minore su 8, 161.000 in più (+14%) rispetto all’anno precedente, ed è anche aumentata l’incidenza del numero dei minori sul totale della popolazione che versa in stato di indigenza, passando dal 10,9% del 2015 al 12,5% del 2016. Dall’inizio della crisi economica, nel 2007, la percentuale di famiglie con figli minori in povertà assoluta, rispetto al totale delle persone colpite da povertà, è quadruplicata, passando dal 2,4% al 9,9% del 2016. Il peggioramento della situazione economica colpisce in maniera più estesa anche i minori che sono in povertà relativa: sono 2 milioni e 297 mila nel 2016 e rappresentano il 22,3% della popolazione in questa condizione (nel 2015 erano il 20,2%).
La richiesta dell’approvazione definitiva del Reddito di inclusione è stata sostenuta con forza dall’Alleanza contro la Povertà, di cui Save the Children fa parte, ed è stata anche una delle richieste presentate al Governo lo scorso 17 luglio 2017, nel corso di un incontro a Palazzo Chigi. In quell’occasione, Save the Children aveva consegnato al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni oltre 53.000 firme raccolte nell’ambito della campagna Illuminiamo il futuro, per il contrasto alla povertà educativa, a cui hanno partecipato oltre 550 realtà su tutto il territorio nazional
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