Tensioni durante la visita de premier Matteo Renzi a L’Aquila. “L’Aquila libera, mai la mafia, non la vogliamo”. Cosi’ un gruppo di manifestanti ha scandito slogan, accompagnati da striscioni di protesta, nell’attesa dell’arrivo in citta’ del premier. Ad inscenare la protesta, in particolare, sono stati i comitati “3 e 32” e “Ombrina mare”. Tra la folla e le forze dell’ordine c’e’ stato anche un piccolo contatto subito arginato dal cordone di sicurezza.
“I soldi per la ricostruzione post sisma de l’Aquila ora ci sono”. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, partecipando oggi pomeriggio a l’Aquila, presso la sede dell’Istituto del Gran Sasso Science Institute, ad un incontro con il sindaco de l’Aquila, Massimo Cialente, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e la sottosegretaria con delega alla ricostruzione Paola De Micheli. Presenti, tra gli altri, anche il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini.
Il capo del governo ha spiegato di non aver voluto mettere piede in citta’, in precedenza, perche’ “non mi era chiaro lo scenario”. “Sono appassionato di comunicazione – ha osservato il premier – ma credo che in questa fase bisogna e si puo’ diventare attivi”. Per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico ci sono infatti a disposizione circa 6 miliardi di euro stanziati dal Cipe a ridosso della vigilia di Ferragosto. “No a comparsate, no ad annunci shock o mediatici, si’ a soluzioni di merito con discussioni aperte. I denari ora ci sono – ha rimarcato il presidente – ora bisogna fare di cassa. Preoccupiamoci di far partire tanti cantieri ma farli”. E su questo fronte Renzi ha proposto una verifica periodica sui luoghi di ristrutturazione per fare “un punto sistematico della situazione dando massima apertura e trasparenza. Cio’ significa anche verificare passo dopo passo la situazione economica della provincia. Sull’argomento ricostruzione possiamo certamente contare – ha quindi rilevato Renzi – sulla tenacia di Paola De Micheli che sembra un’abruzzese piu’ di un abruzzese vero”.
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