Nuovi racconti in quarantena – Stazione Termini di Mario Narducci
Improvvisamente mi si parò davanti. Una folgorazione quasi. Una materializzazione tanto assurda quanto [...]
Improvvisamente mi si parò davanti. Una folgorazione quasi. Una materializzazione tanto assurda quanto [...]
“Dall’immagine tesa/ vigilo l’istante /con imminenza di attesa – e non aspetto nessuno: nell’ombra [...]
Fu da allora che il gambo dei fiori gli era diventato un chiodo fisso. Le rose soprattutto, rosse come [...]
Quando mi dissero che volevano organizzare una spedizione alla casa dei fantasmi e mi invitarono ad [...]
“Me recunusci?” disse una voce stanca mentre due braccia si protendevano davanti e l’uomo in pigiama mi [...]
“Forse gli uomini hanno paura delle donne che scrivono poesie d’amore, per questo se ne vanno”, disse [...]
Il muro di casa trasudava fiati nella notte fonda e leggermente ondeggiavano, al ritmo dei respiri lievi e [...]
Ninnaò dormiva al lume di candela, si lavava alla fontanella a muro della piazzetta, mondava verdura e [...]
Una serie di piccoli fiumi che dalla parte alta Di Piazza Duomo si getta nel Grande fiume: sono le vie che [...]
La donna delle borse di plastica rigonfie da scoppiare, saliva lenta da via della Croce Rossa, il naso [...]
A Pasqua Pompeo appariva emaciato come un anacoreta della Tebaide. Una canna nel deserto come Giovanni [...]
Era fragile come un filo d’erba delle sue montagne e candido come un bambino. Tutto il contrario del nome [...]